La Confraternita di San Giacomo Apostolo, nella giornata conclusiva della 52° Festa del Mare di Levanto, ha accolto per la prima volta nell’oratorio San Giacomo, il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova. Per celebrare la solennità di questo grande avvenimento un prezioso calice, detto di Enrico XVIII, è stato messo a disposizione per la celebrazione eucaristica.
S.E.R. Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo di la Spezia-Sarzana-Brugnato, presente alla concelebrazione, con don Alessio Banti amministratore Parrocchiale di San’Andrea. Diaconi, confratelli e i marinai scalzi, portatori della statua di San Giacomo hanno prestato il loro prezioso servizio liturgico curato dal confratello e cerimoniere Matteo Mancone.
Particolare e suggestivo l’ingresso dei Carabinieri in alta uniforme, solo al momento della consacrazione a sottolineare l’importanza e la solenne centralità del mistero Eucaristico.
Al termine dei Vesperi delle ore: 18.00, nell’oratorio di san Giacomo il momento solenne della processione nella citta di Levanto. Dalla Piazza del Popolo si snodano tra due impressionanti ali di folla, diciotto Confraternite con i loro portatori dei “Cristi”, tipici crocefissi della tradizione ligure.
Tantissime le confraternite che hanno raggiunto Levanto, per essere testimoni di questo grande appuntamento ligure.
Molta gente non il naso all’insù, ammirati, stupiti e increduli nel capire come il crocefisso così pesante possa essere portato solo appoggiato sulla spalla ma…con tanto equilibrio ed esperienza maturata negli anni. L’applauso spontaneo motivo di ringraziamento a così tanta fatica.
Chiude la lunga processione, la cassa processionale portata dai marinai scalzi e la reliquia di san Giacomo nelle mani di don Alessio, in una liturgica guidata e molto curata tra canti, salmi, brani di vangelo letti e commentati.
Mi sono ritrovato a vivere questa 52° Festa del Mare, invitato dalla Confraternita di San Giacomo Apostolo e porto ancora con me molti fotogrammi di queste giornate intense tra “sacro e profano”.
Ho visto tantissime persone, al passaggio dei Crocefissi, la cassa di san Giacomo e la sua reliquia fare il segno di croce, una preghiera, mandare un bacio, un applauso. La mia mente mi riportava un canto della Settimana Santa: “Tu mi guardi dalla Croce, questa sera o mio Signor…”
Tra la gente che quella sera affollava le vie della città di Levanto, chissà quanti sguardi hanno incrociato lo sguardo del Cristo che ci diceva: “…dammi il tuo cuore”.
Grazie Levanto, grazie Confraternita di San Giacomo Apostolo, grazie a tutte le confraternite e ai portatori dei “Cristi” e grazie all’immensa folla presente.
Questo è testimoniare tra le vie delle nostre città, la nostra Fede in Cristo.